Utilizziamo i cookie per rendere il sito web facile da usare, sicuro ed efficace. I cookie vengono utilizzati per raccogliere informazioni sull'utilizzo dei siti web. Ulteriori informazioni: Note sulla protezione dei dati.
Il valore locativo è un meccanismo tributario svizzero volto a controbilanciare i privilegi di cui beneficiano i proprietari di immobili rispetto ai locatari. Chi possiede un’abitazione di proprietà, infatti, può detrarre dalle imposte le spese di manutenzione e gli interessi ipotecari. In cambio, deve pagare le imposte su un reddito locativo fittizio. Nel contesto europeo, questa imposizione è un’eccezione assoluta e in Svizzera ha sempre dato adito a dibattiti politici. Nel 1999, 2004 e 2012 l’abolizione del valore locativo era stata respinta alle urne. Il 28 settembre 2025 i partiti borghesi, insieme all’associazione dei proprietari fondiari e all’Unione delle arti e mestieri, sono riusciti a far prevalere il loro punto di vista. Il valore locativo verrà abolito e al suo posto sarà introdotta una nuova imposta immobiliare cantonale sulle abitazioni secondarie. Ciò avverrà non prima dell’inizio del 2028.
In Svizzera, il valore locativo viene definito dalle autorità fiscali cantonali e si basa sul valore di locazione di mercato per immobili simili: nella maggior parte dei casi si aggira intorno al 60-70% dell’ammontare di una pigione nella medesima zona. Sull’importo incidono anche fattori quali la posizione, le dimensioni, le dotazioni e l’anno di costruzione. Ogni Cantone ha i propri modelli di calcolo: alcuni applicano un forfait, altri procedure di valutazione dettagliate. L’ufficio delle imposte può effettuare stime individuali, soprattutto in caso di modifiche come le ristrutturazioni.
Con la riscossione annuale delle imposte, il valore locativo, la deduzione degli interessi ipotecari e quella delle spese di manutenzione per l’abitazione di proprietà vengono soppressi, sia a livello federale che cantonale. I cantoni possono continuare a concedere detrazioni per misure di risparmio energetico e di protezione ambientale e possono introdurre una nuova imposta sugli immobili per i proprietari di abitazioni secondarie.
Eccezioni:
Attualmente il valore locativo è fissato a un livello estremamente basso in molti cantoni, per cui in molti casi può essere compensato dalla deduzione degli interessi ipotecari e dalle spese annuali per la manutenzione. L’impatto maggiore si ha soprattutto nei casi in cui non si investe nell’immobile e quindi le deduzioni fiscali sono praticamente inesistenti. In generale si può quindi affermare che le economie domestiche con piccoli volumi ipotecari, bassi tassi ipotecari e pochi investimenti da dedurre pagheranno probabilmente meno imposte in futuro. Attualmente non sono in grado di compensare del tutto il valore locativo. A pagare di più saranno tendenzialmente le economie domestiche con grandi volumi ipotecari, interessi ipotecari elevati e grandi opere di ristrutturazione da effettuare. Oggi infatti riescono a «sovracompensare» il valore locativo, cosa che non sarà più possibile dopo l’abolizione.
Economie domestiche con piccoli volumi ipotecari e bassi interessi ipotecari
Economie domestiche con pochi investimenti da dedurre
Nuove/i acquirenti per cui è prevista una deduzione di prima acquisizione
Economie domestiche con grandi volumi ipotecari e interessi ipotecari elevati
Proprietarie e proprietari di immobili meno recenti che necessitano di grandi interventi di ristrutturazione
Proprietarie e proprietari di immobili con più unità abitative in locazione
A seconda del livello degli interessi, l’abolizione del valore locativo comporterà notevoli perdite fiscali per la Confederazione e i Cantoni. Inoltre, viene meno la deduzione per la manutenzione, il che rende i risanamenti meno interessanti. E il cambio di sistema non mancherà di farsi sentire anche sul mercato ipotecario. Sulla base dei dati disponibili, MoneyPark stima che entro cinque anni dall’abolizione del valore locativo potrebbero essere restituiti fondi nell’ordine di 50-150 miliardi. L’estremità superiore di questo intervallo significherebbe che il mercato ipotecario svizzero, che negli ultimi dieci anni si è espanso in media di circa CHF 30 miliardi all’anno, passando da circa CHF 900 miliardi agli oltre CHF 1200 miliardi di oggi, smetterebbe di crescere. Con l’abolizione del valore locativo, infatti, sarebbe all’incirca proprio questa la somma che dovrebbe essere restituita ogni anno in ammortamenti.